1 2 3 4 5
Corriere di Gela | Le matrjoske di Angelo Vullo
Edizione online del Periodico settimanale di Attualità, Politica, Cultura, Sport a diffusione comprensoriale in edicola ogni sabato
notizia del 17/01/2006 messa in rete alle 11:32:54

Le matrjoske di Angelo Vullo

Conflittualità di un ego che in continuazione riemerge mediante un gioco (!) ad incastro e si pone come denuncia di un malessere epocale coinvolgente, attraverso un personale scavo non sempre di facile approccio per il potenziale lettore delle fitte e articolate pagine di “Matrjoska”: i discorsi romanzati del giovane scrittore gelese Angelo Vullo (L’Autore Libri, Firenze, 2005) (nella foto con la scrittrice Silvana Grasso).
Vi domina “il pensiero rende liberi”; oppure quel “storie bugiarde che la dicono lunga sul vermetto che si nasconde in fondo al mio guscio di chiocciola...”, scrive l’autore.
Ma non si tratta di “vermetti”, bensì di metastasi del tempo che vive in una sorta di precariato, fra provincialismo alla rinfusa ed ignavia indigena mascherata da perbenismo borghese fra quieto vivere e porte sbarrate alle ventate malefiche.
Un caleidoscopio di eventi intimi per una saga che mette in risalto una concezione di vita-libertà, fuori da ogni regola codificata – a volte – da ipocrisie e conformismi.
Eppure fra i meandri in chiaroscuro delle metropoli anglosassoni, le lande nord europee, le casupole ellene. Angelo Vullo ritrova una certa armonia con lo sguardo rivolto alle sue radici.
Rivaluta la musica; rivive il sodalizio con i pochi amici nel suo pellegrinare fra percorsi reali o sognanti; si crea un mondo tutto intessuto di libertà: vive.
Sensualità; girandole di incontri; flash di metamorfosi esistenziali: tutto un intersecarsi nello scenario del libro che palesa la cultura classica e umanistica dell’autore, elaborata attraverso un originale innesto di fattori linguistici mediante un gioco lessicale ad effetto e sorprendente, e – in molte pagine – dai connotati surreali.
Dalla complessa ed articolata scrittura agli apparenti minimi temi diaristici, dalla velata filosofia del giovane autore, il libro si pone, metaforicamente, come una matrjoska russa che racchiude in sè tante vite fra gli sgargianti colori; ove coesistono sogni, realtà e fantasie di natura quasi primordiale. Matrjoske: altre dimensioni di bambole per Angelo Vullo, per non rinunciare alla fantasia, al suo appettito di conoscenze e di esperienze, per approdare alle intime vittorie e alle sconfitte in nome della libertà artistica.
Un libro da sviscerare con partecipazione emotiva e senza pregiudizi di sorta.
Non certo come siamo abituati con un certo mondo cartaceo nostrano con avalli ruffiani a base di manicaretti, caffè, e riprese televisive compiacenti.


Autore : Federico Hoefer

» Altri articoli di Federico Hoefer
In Edicola
Newsletter
Registrati alla Newsletter Gratuita del Corriere di Gela per ricevere le ultime notizie direttamente sul vostro indirizzo di posta elettronica.

La mia Email è
 
Iscrivimi
cancellami
Cerca
Cerca le notizie nel nostro archivio.

Cerca  
 
 
Informa un Amico Informa un Amico
Stampa la Notizia Stampa la Notizia
Commenta la Notizia Commenta la Notizia
 
㯰yright 2003 - 2024 Corriere di Gela. Tutti i diritti riservati. Powered by venturagiuseppe.it
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120