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Corriere di Gela | Polemiche in consiglio sull’operato del sindaco
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notizia del 01/06/2004 messa in rete alle 11:37:48
Polemiche in consiglio sull’operato del sindaco

Seduta interamente dedicata alla relazione semestrale che il sindaco Crocetta ha presentato al consiglio comunale. Una relazione fitta di dati, una sorta di consuntivo del lavoro svolto specialmente nel settore dei lavori pubblici. Autocompiacimento ed autoesaltazione perché per il sindaco proprio più di così non si sarebbe potuto fare. Portato sempre ad elogiare il lavoro di squadra, anche questa volta il primo cittadino non è stato da meno quando ha avuto parole di prosit per quanti hanno dato il massimo del proprio impegno, a partire dagli assessori ai funzionari e fino ai semplici impiegati.
Un’ora e mezza di assolo per nulla disturbato da interruzioni, come di solito capita, se non qualche sporadica critica di qualche consigliere del centro destra per confutare cifre o circostanze, ma prontamente chiarite man mano che la sua relazione andava concludendosi. Ma la doccia fredda per Crocetta arriva quando le opposizioni con i coltelli affilati, e chissà da quanto tempo avevano studiato le strategie, incominciano a demolire frase per frase l’operato del sindaco.
Va riconosciuto a questo punto all’opposizione, ed era ora che le critiche si accentrassero sugli atti e non sulla sterile polemica, il merito di essere riuscita a contestare dati, programmi e numeri. Per certi aspetti le argomentazioni opposte sono apparse a volte spettacolari e di circostanza, ma in alcuni casi azzeccate laddove si contesta al sindaco che contrariamente a quanto lui afferma tra le ipotesi programmatiche e lo stato di fatto esiste solo un 20% di cose realizzate.
Per Crocetta è stato realizzato già l’80% del programma elettorale in meno di un anno ed annuncia, quasi a sfidare i suoi denigratori che entro il 2006 la nostra città vedrà un lustro al punto di apparire irriconoscibile. Il problema è che per entrambi non c’è una interpretazione univoca sul termine “relazione semestrale”. Se essa si identifica come strumento tecnico contabile, allora le opposizioni hanno ragione, ma se invece, come ritiene Crocetta, va intesa in senso flessibile, ragionato, dinamico, la ragione propende dalla sua parte. Mentre lui ritiene di avere realizzato una rivoluzione copernicana, non sono dello stesso avviso i suoi oppositori e Franco Liardo di An può prendersi gioco e divertirsi ad usare frasi colorite e parafrasi. Per il consigliere di Alleanza Nazionale la rivoluzione copernicana del sindaco non presenta nulla di buono e di nuovo.
Pianeti vuoti rappresentati dai partiti e dagli assessori che girano attorno al sole sindaco. Frasi altisonanti che non sempre Crocetta è disposto ad ascoltare, anzi se ne infastidisce e quasi per smacco si alza dal suo scranno recandosi fuori dall’aula magari per qualche suo bisogno ma anche per intrattenersi e snobbare chi lo critica sedendosi a discutere nella platea riservata al pubblico. Evidente-mente si accorge che non è nello stile del buon sindaco assentarsi mentre si commenta il suo operato ed allora torna in aula e pazientemente deve sorbirsi gli interventi del consigliere di Nuova Sicilia Fortunato Ferracane, la filippica circostanziata, pungente ed acuta del forzista Massimo Catalano, lo scientifico e misurato intervento di Franco Liardo ed infine la battuta finale demolitoria del capogruppo consiliare di Forza Italia Franco Giudice. Una squadra, quella facente capo alla Casa delle libertà che non si è limitata alla critica sterile, ma questa volta ha saputo argomentare le proprie contestazioni dimostrando di avere maturato la capacità dialettica, di sapersi confrontare mantenendosi serena e nell’ambito di un dibattito equilibrato.

Forse inizialmente spiazzato Crocetta, ha subito risposto per le rime tacciando di staticità il modo di intendere la relazione semestrale da parte delle opposizioni.
A conclusione della relazione di Crocetta, prende la parola il forzista Massimo Catalano chiedendo se prima dell’apertura del dibattito, ci siano degli assessori che intendessero fare degli interventi ad integrazione. Né l’assessore Lana, né l’assessore Cafà avanzano tale richiesta e pertanto inizia il dibattito.
Qui di seguito uno stralcio degli interventi.
Fortunato Ferracane (Nuova Sicilia).
“Il sindaco afferma di avere realizzato l’80% del programma. Considerato che la relazione si riferisce al periodo ottobre novembre dello scorso anno, devo rilevare che a questo punto il suo programma ha raggiunto il 120%.
Ma ci siamo chiesti le condizioni di vivibilità della città? Le opere realizzate dall’amministrazione hanno veramente migliorato le condizioni di vita della gente? Se queste opere non hanno sortito questo effetto, allora dobbiamo dire a chiare lettere che il programma di questa giunta di centro sinistra è fallimentare.
Si dice tutto ciò che è stato fatto, ma non un minimo accenno al contributo ed all’apporto costruttivo fornito dal consiglio comunale. Devo quindi affermare che quando la politica è piccola ogni opera diventa grande. Qui si naviga a vista e non so proprio dove si andranno a prendere le risorse per realizzare uno sviluppo sostenibile. Si afferma che i servizi sociali sono all’avanguardia, mentre a nostro avviso peccano di progettualità politica. Sonno il nodo centrale con cui si sviluppa la politica di un Paese per equilibrare gli squilibri economici ed urbanistici”.

Massimo Catalano (Forza italia).
“Credo che tutta l’impostazione della relazione del sindaco sia sbagliata. L’articolo 17 parla di stato di attuazione del programma, ossia cosa il sindaco ha realizzato del suo programma elettorale. Lui afferma che si è realizzato l’80%, invece non è così e se fossi un professore di matematica gli affibbierei un bel 3. Andiamo a leggere il programma presentato in campagna elettorale. Si parla di traffico equilibrato, spazi per bambini e per disabili, parcheggi sotterranei. Nessuna novità se non fosse per i parcheggi sotterranei. Ma allo stato attuale non ne vedo. Si legge di eliminazione di barriere architettoniche, cosa che è stata già fatta dal suo predecessore. Leggiamo ancora: ristrutturazione delle piazze, monumenti, rifacimento delle strade con basole, ma dove sono? Con la realizzazione del piano colore avete creato delle aspettative, senza arrivare al dunque, anzi avete rallentato un processo che spontaneamente si stava verificando con denaro dei privati cittadini che avevano iniziato a rifare le proprie facciate. Avevate detto che nel 2002 sarebbe andato in vigore il Prg, siamo al 2004 e non se ne viene ancora a capo. Si parlava di rifacimento totale della rete idrica, mentre ci ritroviamo solo con qualche intervento di manutenzione. E poi si doveva sostituire l’Eas? Invece l’Eas è ancora al suo posto. Avevate programmato la realizzazione di due piscine comunali, mentre non ne vedo neppure una. Altro che 80% del programma realizzato, ad occhio e croce è stato fatto appena il 20%”.
Franco Liardo (Alleanza nazionale)
“Il sindaco nella sua relazione parla di rivoluzione copernicana, ma dov’è? Da dicei anni che il centro sinistra governa la città, ma le cose che balzano agli occhi sono che la città è abbandonata a se stessa e tutta questa rivoluzione copernicana non la vedo affatto. Il sindaco ci vuole prendere veramente in giro? Il sindaco si autocomplimenta per il buon funzionamento del servizio nello sviluppo economico. Ma non è vero perché Gela ha vissuto solo un sottosviluppo economico perché non c’è alcun atto che possa interessare l’economia locale. Basti pensare che questa amministrazione è stata sempre assente alle riunioni della Commissione per lo sviluppo economico e non si accorge di come l’economia sia in ginocchio.”


Autore : Nello Lombardo

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Che dire? Come palesato dalla terminologia politica in uso, l'opposizione svolge il proprio ruolo -fare opposizione- caratteristica congenita ed inalienabile d'ogni opposizione di destra o sinistra che essa sia. Da libera cittadina non possiedo gli strumenti per comprendere la veridicità in seno alla disputa relativa alle percentuali riferite all'operato effettivo del programma portato avanti dall'attuale amministrazione. Tuttavia costituisce una pratica dalla natura paralizante quella delle critiche cavillose, soprattutto se applicate a temi relativi ad una rtelazione smestarale, soprattuitto se si pensa a come l'agire politico poggi, per gran parte su piani impostati sul lungo periodo. é giusto anche che si utilizzino i termini ed i dati numerici appropriati e verosimili in riferimento ad ogni questione, ma non tutto 'operato politico puo essere sempre e comunque visibile. politica e amministrazione si compoingono di diversi elementi che vanno ben oltre il mero piano della visibilità. Un opposizione sapiente, capace di sferrare l'attacco nei termini dialettici utilizzati, tutto qusto dovrebbe saperlo.

Autore: Daniela Giacomarro
data: 07/06/2004
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