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Corriere di Gela | Università, che fine farà?
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notizia del 28/08/2007 messa in rete alle 11:07:41

Università, che fine farà?

C’è una comprensibile preoccupazione in città per la sorte che farà l’università, in particolare i corsi di Economia e Scienze della Comunicazione avviati dalla Provincia, i primi una decina d’anni fa, gli altri nel 2002. C’è confusione da quando il Comune di Gela, piuttosto che sostenere l’iniziativa della Provincia, ha ritenuto di andare per conto proprio, avviando prima la trattativa con l’Università di Catania per la laurea specialistica in Storia contemporanea, abortita sul nascere, quindi con l’ateneo palermitano per corsi di laurea che vanno in direzione dell’interesse dell’industria chimica.
Una scelta in controtendenza con le strategie industriali dell’Eni, che nella nostra città ha abbandonato da anni questo settore di produzione. La situazione al momento è questa: il rapporto tra Provincia e Università di Catania va ad estinguersi. Resta ancora un anno di Scienze della Comunicazione grazie ad un vecchio accordo triennale a scadenza il prossimo anno.
Già chiusi i corsi di Economia; il Comune, che ha già aderito al Consorzio universitario di Caltanissetta (ancora rapporti di sudditanza con il capoluogo e l’Eni, che ha dato una sua disponibilità di massima ad intervenire con finanziamenti mirati, hanno intavolato trattative con l’Università di Palermo; la Provincia, che vede i rapporti con Catania ormai in via di estinzione, vorrebbe aprirne dei nuovi con l’Università Kore di Enna, grazie anche ai buoni uffizi del rettore Salvo Andò.
Sembrerebbe troppa grazia, ma al momento le centinaia di giovani diplomati e quelli che ancora stanno frequentando i corsi di laurea in Scienze della Comunicazione, non sanno che pesci pigliare. Già è tempo di iscrizioni e nessuno sa da che parte guardarsi: Catania, Enna o Palermo.
La vicenda dell’Università a Gela ricorda tanto quella che tredici anni fa subì il collegamento marittimo tra Gela e Malta. I catamarani che partivano due volte a settimana per l’arcipelago maltese dovettero issare definitivamente gli ormeggi dal porticciolo gelese a causa di un insabbiamento che non si riuscì ad eliminare. Fu la prima sconfitta della giunta Gallo. Gli armatori non ci hanno più tentato, il porticciolo è ancora insabbiato, con buoni affari per il più attrezzato porto di Pozzallo. Ma i politici del Ragusano, è risaputo, sono fatti di tutt’altra pasta.
In definitiva, partono già le iscrizioni per il nuovo anno accademico, e nessuno sa – tra Catania, Palermo, Enna e Caltanissetta – dove dovranno rivolgersi gli universitari gelesi e quelli del comprensorio. Alla fine, forse, non se ne farà proprio nulla. Un altro misfatto starebbe per compiersi.
Val la pena di ricordare che, grazie al polo universitario istituito dieci anni fa dalla Provincia, tanti giovani (e non solo giovani) hanno avuto la possibilità di studiare a Gela, conseguendo la laurea di primo livello. Azzerare i corsi sarebbe come fare un passo indietro. La qualcosa, purtroppo, non meraviglierebbe più di tanto


E il collega Franco Infurna si laurea a Enna

Discutendo una tesi su “Giornalismo di frontiera in una città di frontiera: il caso Gela”, lo scorso 7 agosto, il collega Franco Infurna (nella foto), direttore di Canale 10, si è laureato in Scienze della Comunicazione Multimediale, all’Università Kore di Enna.
La laurea, conseguita all’età di 60 anni, costituisce per Infurna il coronamento di un sogno intimamente coltivato, a suggello di anni di impegno e di sacrificio, contrassegnati, peraltro, da una serie di episodi di chiara matrice mafiosa anche lui, come altri colleghi, è stato fatto oggetto di intimidazione, con due attentati incendiari, che gli hanno distrutto altrettante autovetture ).
Franco Infurna, nato a Gela il 13 settembre 1947, nell’anno scolastico 1968/69 ha conseguito nel 1972 il diploma di Perito Chimico presso l’Istituto Tecnico Industriale e per Chimici della nostra città. E’ entrato nel mondo del giornalismo all’inizio del 1975 (esordio, il 7 gennaio, con un pezzo politico pubblicato dal quotidiano del pomeriggio “L’Ora” di Palermo). Due anni dopo, ottiene l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti, mentre nel 1978 diviene corrispondente della Rai e dell’Agenzia Ansa. Per alcuni anni ha lavorato anche per il giornale “La Sicilia” di Catania e poi per il “Giornale di Sicilia” di Palermo, prestando, nel frattempo, la propria collaborazione anche a favore di testate giornalistiche nazionali, come “il Messaggero” e “l’Unità”.
Franco Infurna, nel 1979, ha dato alle stampe “Memorie di uno zolfataro”, biografia del suocero, Leonardo Speziale, comandante partigiano ed eroe della Resistenza al nazifascismo.
L’esaltante avventura nel giornalismo televisivo l’ha iniziata, nel 1984 a Telegela, oggi Canale 10 , di cui, con rinnovata passione ed altrettanto impegno, è diventato direttore della testata giornalistica.


Autore : Elio Cultraro

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