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Corriere di Gela | L’imperativo è vincere
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notizia del 17/09/2007 messa in rete alle 10:20:26

L’imperativo è vincere

E’ già l’ultima spiaggia, o quasi. Giunti alle soglie della quarta giornata di campionato, la sfida tra Gela e Cassino rappresenta un bivio importante e potrà fornire responsi importanti per quanto concerne il futuro del club di Tuccio. (nella foto Omolade)
Con tre sconfitte in altrettanti turni, il team di Irrera si trova relegato in fondo alla classifica, generando malumori e contestazioni in seno alla tifoseria. Dopo la sfida con il Cassino, i biancazzurri sono attesi da una duplice trasferta: Monopoli e Lamezia, ossia due compagini in gran forma e nettamente superiori al Gela.
Poichè appare difficile ipotizzare su quei campi un successo esterno per Mancini e compagni, si comprende la notevole importanza che riveste l’imminente incontro con il Cassino di Grossi. Un unico imperativo per i giocatori: vincere. E nel caso in cui si fallisse nell’intento, è prevista una dura contestazione da parte dei tifosi, una protesta che farebbe seguito a quella eseguita in settimana alla ripresa degli allenamenti ed evidenziatasi per una durezza tale da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. L’ambiente si trova in uno stato d’esasperazione ed è vicino al collasso: negli ultimi mesi Tuccio ha fatto terra bruciata attorno a sè, pagandone le conseguenze.
Dopo Irrera e i giocatori, anche il presidente è entrato nel mirino degli ultras, subendo la contestazione per una gestione societaria troppo autoritaria e votata al risparmio. Pur difendendo a spada tratta il tecnico Irrera dopo la sconfitta di Palma Campania contro la Sangiuseppese, Tuccio ha compreso d’averla combinata grossa.
Nessuno s’aspetta scuse ufficiali, o ammissioni di colpa, ma il comunicato inviato lunedì agli organi di stampa sembra far intuire l’indebolimento della sua posizione. In preda allo sconforto e alla rabbia per l’andamento in campionato, nonchè per le polemiche esterne relative ai colori, il massimo dirigente del club ha chiesto all’intero ambiente di fare “sistema” attorno alla squadra. Una richiesta d’aiuto nel tentativo di risollevare il team gelese, un appello che suscita tenerezza, ma indubbiamente nessuna delle componenti da lui citate (giornalisti, tifosi, politici) desidera nuocere al club. Le critiche mosse nelle ultime settimane servono esclusivamente a scacciare la crisi, e non si può pretendere di chiudere gli occhi e far finta di nulla di fronte all’impotenza di un organico allestito con poco raziocinio.
E’ un momento difficile, e siamo d’accordo con Tuccio quando asserisce nel comunicato l’esigenza per domenica di compattarsi attorno alla squadra nel delicato match con il Cassino. No all’esecuzione di contestazioni e critiche prima e durante l’incontro, e solo al fischio finale, in caso di passo falso, sarebbe ragionevole protestare civilmente per l’esito negativo. La maggioranza dei tifosi ha nel mirino Irrera, ma non può ostinarsi nel credere che il cambio in panchina sia sufficiente per una sterzata in classifica. Forse un tecnico più esperto potrebbe ottenere risultati migliori con il materiale a disposizione, ma non si può non sottolineare il vero problema del Gela: l’organico necessita di due-tre pedine per rafforzarlo.
L’attuale rosa rischia di arrancare fino alla riapertura del calcio-mercato, e invece sarebbe opportuno andare subito alla ricerca di qualche elemento svincolato per evitare che questo campionato diventi un calvario per la tifoseria e per la stessa dirigenza. Anche in caso di vittoria con il Cassino, Irrera difficilmente potrà proseguire con il 4-3-3, non avendo un centrocampo in grado di supportare a dovere l’attacco. Non a caso contro la Sangiuseppese il tecnico ha cambiato modulo, passando al 5-3-2, e sul piano difensivo la squadra non ha corso pericoli subendo la rete decisiva soltanto negli ultimi istanti e a causa di un errore del portiere Spanu, schierato al posto dell’acciaccato Orlandi. Il calcio offensivo che sognava Tuccio, e che lo aveva indotto all’assunzione di Irrera, è già sul viale del tramonto...Prima di pensare alle due trasferte di Monopoli e Lamezia, occorre concentrarsi unicamente sul Cassino, team che gioca a memoria per merito del bravo e competente tecnico Grossi, alla guida dei ciociari per la quinta stagione consecutiva. Il giocatore più rappresentativo dei laziali, il capitano Carcione, 25 anni, miglior giocatore del campionato nella passata stagione, per fortuna del Gela non dovrebbe partecipare all’incontro a causa di un infortunio.
In estate il fenomenale centrocampista-goleador è stato richiesto da una trentina di club, e tra questi la Lazio aveva raggiunto l’accordo con il giocatore, ma non con il presidente del Cassino che ha rifiutato la cifra di cinquantamila euro offerta da Lotito. Il trasferimento alla Lazio è saltato e Carcione ha offeso in tv il proprio presidente entrando in rotta di collisione con la società. A gennaio cambierà aria. Due freschi ex del Gela nel Cassino: Grando, fin qui sempre titolare e con ottimi risultati, e Frattoni. Il tecnico Grossi schiera i suoi uomini in trasferta con un elastico 4-3-2-1. Per quanto concerne il Gela la formazione che Irrera intende schierare è un rebus. Non sono da escludere novità importanti, ma il tecnico messinese farebbe bene ad utilizzare Parlagreco,
estromesso a sorpresa nell’ultimo incontro di campionato. Il suo apporto, nell’asfittico centrocampo biancazzurro, è indispensabile. Debutto ufficiale al Presti per Lo Piccolo e Franciel. In settimana il Gela ha disputato l’ultimo incontro di Coppa Italia perdendo in casa in favore della Vibonese, già qualificata: un ulteriore amarezza per i tifosi, con la certezza, al termine della gara, che il passaggio del turno equivaleva ad un boccone indigesto per la dirigenza. Priorità dunque al campionato, e allora domenica dimostrino di che pasta sono fatti.


Autore : Paolo Cordaro

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