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notizia del 08/06/2008 messa in rete alle 21:47:58

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Il pianista Gallo ha chiuso la stagione musicale dell’Agimus
Col concerto di domenica scorsa si è conclusa la 12ª stagione concertistica organizzata dall’Agimus; una stagione che sicuramente ha soddisfatto non solo il direttore dell’associazione Crocifisso Ragona, ma soprattutto un pubblico che puntualmente ogni domenica ha assistito con gran partecipazione alle esibizioni di giovani virtuosi della musica e artisti affermati nel panorama musicale italiano. Gli appuntamenti con la musica riprenderanno il 3 luglio con un cartellone vario che lascerà spazio a vari generi: ogni serata sarà dedicata interamente ad uno specifico genere musicale partendo dal jazz per concludere la domenica con la lirica. Tra i tanti artisti che si esibiranno in occasione delle serate gelesi figurano: Rocco Mammano, Piera Grifasi (che aprirà il primo appuntamento lirico della stagione), Rosalba Bentivoglio e i Duettango. A concludere questa stagione concertistica il recital del pianista Calogero Gallo (nella foto).
Diplomatosi presso l’Istituto musicale “V. Bellini” di Caltanissetta, Gallo ha partecipato a vari concorsi ottenendo sempre ottimi risultati. La sua ricerca di perfezione in campo musicale lo ha portato a perfezionarsi con prestigiosi maestri dell’attuale panorama musicale internazionale. Attualmente, oltre a dedicarsi all’attività concertistica e all’insegnamento, frequenta il biennio abilitante di secondo livello presso l’Istituto musicale nel quale si è diplomato. In occasione del concerto, Gallo ha presentato un programma incentrato sul repertorio di alcune delle personalità più emergenti della musica del passato: brani conosciuti dagli amanti della musica classica e che richiedono non solo padronanza tecnica, ma anche grande capacità espressiva come si evince dalla Sonata op. 18° di Beethoven dove ogni movimento esprime i sentimenti causati dall’assenza dell’arciduca Rodolfo, amico e protettore di Beethoven al quale il maestro dedicò la sua opera. Melodia patetica e spoglia di inutili ornamenti sono i tratti tipici del Notturno op. 48 n°1 di Chopin del quale si è potuto ascoltare anche la Polacca op. 53 “Eroica”.
La straordinaria interpretazione del pianista ha estasiato così tanto il pubblico che non ha esitato a chiederne un bis. A concludere un programma già così intenso, il Preludio op. 23 di Rachmaninoff e la Chaconne in Re minore di Bach-Busoni, brani aventi caratteristiche musicali differenti da quelli precedenti ma che sicuramente hanno concluso una serata già così ricca nel suo contenuto
Autore : Angela Quadroni
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