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notizia del 18/09/2009 messa in rete alle 20:51:50

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Tritolo siciliano, non solo Hip-hop
Esperienze personali realmente vissute, promesse non mantenute, problemi della nostra società e sogni da realizzare: sono temi ricorrenti quando parliamo con giovani impegnati in qualche forma d’arte. E così è stato con i Tritolo Siciliano Crew (nella foto). Si tratta di un gruppo (crew) minimale: due soli componenti: CiccioNes, pseudonimo di Francesco Incardona, e Cris, nome d’arte di Cristian Bonifacio.
Il duo, nato per caso dopo una sfida di freestyle, da alcuni anni si sta facendo conoscere. Ma questa non è la loro prima esperienza. Prima di questo progetto l’uno e l’altro hanno avuto esperienze musicali diverse: Francesco aveva intrapreso la carriera musicale dopo aver seguito per diversi anni lezioni di tromba a scuola; questa prima passione si concluse con la nascita della crew; Cristian, invece, all’età di nove anni comincia a fare i primi passi nella hip-hop; nasce come breaker e fonda un primo gruppo (Trinacria School Breakers).
CiccioNes e Cris non si occupano solamente di creare basi e dare vita a nuovi testi, poiché il Tritolo Siciliano si impegna ad esprimere tutte le discipline dell’hip-hop, dal writing al breaking.
Il duo ha partecipato a manifestazioni importanti svoltesi in Sicilia. Si ricordano tra le tante esibizioni la perfomance a “Tecniche Perfette 2008” a Catania (Il contest più importante d’Italia), al B-Boy Ring di Ragusa e la creazione di un evento tutto loro per l’anniversario della nascita della crew; inoltre sono stati ospiti del Rap Cult 2008 a Catania e del Festival del Golfo 2009, qui a Gela. Hanno contribuito alla realizzazione di una raccolta contenente i migliori brani rap del panorama musicale siciliano, ossia il “Bassifondi Siculi Mix Tape 2008”.
Tuttora sono impegnati alla lavorazione di una demo completa e ovviamente alla diffusione del marchio.
– Francesco, quando, microfono alla mano, vi esibite, cosa di promettete di trasmettere?
«A differenza di quello che si può credere, durante un’esibizione è il microfono che prende in mano l’artista e non viceversa, poiché l’artista sa che il microfono può essere uno strumento utilissimo per comunicare qualcosa. Il nostro obiettivo è quello di comunicare, senza peli sulla lingua, ciò che sentiamo cercando di farlo capire».
– Cris, molti considerano la cultura hip-hop, soprattutto il writing, come una forma di vandalismo, cosa ne pensi a riguardo?
«E’ risaputo oramai che una categoria dell’hip-hop, ossia il writing, in Italia è considerata puro vandalismo. E’ un’affermazione sbagliata. Il writing una forma d’arte uguale e paragonabile a quella classica e moderna che dimora nei musei. Noi non vogliamo distruggere nulla, come fanno i veri vandali. Alla base, c’è la questione dei gusti. Ad esempio, se per alcuni Botticelli è un artista per me lo è anche Christian Blef (writing conosciuto in tutto il mondo – ndr)».
– Quali artisti vi hanno influenzato maggiormente?
«Sicuramente tutti quelli che si rifanno all’Old School. Poi, per citarne qualcuno, Kaos, Sangue Misto, Malamanera, Left Side, Kiave e i Gate KeepAz. Dimenticavo anche gli One Mic, soprattutto nell’album, che consiglio, Sotto la cintura. Fantastico».
– Dove si possono ascoltare i vostri brani?
«Collegandosi al nostro myspace, ossia www.myspace/tritolosiciliano, o acquistando la Bassifondi Siculi Mix Tape 2008 ,oppure visionando i nostri video su You Tube».
– Infine, Francesco, cosa offre la città per i ragazzi come voi che vogliono esprimersi attraverso la musica?
«C’è da dire che lo scenario offre poco anzi niente. Spesso ci sbattono la porta in faccia, quando ci va bene raccogliamo promesse mai mantenute. Mi riferisco alle istituzioni pubbliche, sempre insensibili e sorde verso questa forma d’arte. Vogliamo però segnalare la disponibilità sulla quale abbiamo potuto contare da parte dell’Arci, nella persona del presidente Luciana Carfì. Vorremmo trovare altre forme di collaborazione Un altro neo di questa città è la mentalità. Molti ragazzi hanno paura di esporsi perché intimoriti dai giudizi altrui. Questo alimenta varie forme di inibizione. Il nostro obiettivo è quello di far capire al pubblico, come dice Cris in un nostro brano, che Gela non è quella che si legge sui giornali».
Autore : Graziano Missud
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