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notizia del 04/06/2011 messa in rete alle 19:31:27
La biblioteca della media Verga intitolata a Salvatore Zuppardo
Un ragazzo di 24 anni, un animo sensibile, una storia, una fede e un mito, aperto alla cristianità e alla poesia. Taglio di nastro memorabile quello effettuato nelle giornata di lunedì 30, attraverso l’intitolazione della biblioteca dell’Istituto comprensivo “Verga” alla splendida figura di Salvatore Zuppardo, scomparso nel 1998. Un momento intenso, culminato nel ricordo di un giovane che era stato in passato alunno della scuola, e che ora rivive attraverso un ricordo presente nei cuori di tanti studenti.
Presenti il sindaco Angelo Fasulo, il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Fava, il consigliere comunale Piero Lo Nigro, il dirigente della scuola “Verga” Gioacchino Pellitteri, il presidente del Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” Andrea Cassisi, il segretario dell’associazione nonché padre dell’amato giovane Emanuele Zuppardo, il parroco della chiesa “S. Giovanni Evangelista” don Alessandro Crapanzano e il rappresentante genitori del Consiglio d’Istituto della “Verga”, Massimo Affatigato, oltre a tante note personalità della scuola e del volontariato. Dopo la conferenza, seguita da tanti interventi e dalla recita di poesie, c’è stata la scopertura della targa che porta proprio il nome del poeta. Donata anche una preziosa antologia poetica della Betania editrice, dal titolo “Nel passo sospeso dell’aurora”. I partecipanti all’evento hanno potuto inoltre visitare e ammirare la mostra fotografica del maestro Rocco Morello, dal titolo “Come Eravamo”, inaugurata nello stesso giorno. In scena foto e oggetti antichi che raccontano un pezzo della storia gelese, le attività, i personaggi, le emozioni, i fatti, i luoghi e i giochi di un tempo lontano, nel segno di una testimonianza sempre viva e a contatto con gli elementi quotidiani di un percorso storico comunque incancellabile e completo di usi e tradizioni mai dimenticate. Dunque, un evento importante per ripercorrere attraverso la produzione di Morello la nostra storia di cittadini gelesi e con un alto segnale culturale l’esempio di un ragazzo che ha lasciato un’impronta indelebile alla propria città.
Autore : Marco Di Dio
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