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notizia del 07/04/2010 messa in rete alle 18:26:01

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La passione di Cristo nelle foto di Franco Pardo
Uno scenario fotografico spettacolare, un’infinita armonia di sfondi e tinte, impreziosite dalla ragguadevole presenza di paramenti e oggetti sacri dal profumo antico e soave. Storie di un passato meraviglioso, di fedeli, sacerdoti, benefattori, e di una devozione mai tramontata e sempre attuale. Maestro unico di tale opera è il noto collezionista gelese Franco Pardo, che ha ufficialmente inaugurato lunedì 29 presso il Palazzo Ducale la mostra fotografica “La Passione di Cristo”, giunta alla terza edizione e dedicata a due figure rappresentative del panorama ecclesiale: il sacerdote don Franco Cavallo e il diacono Rocco Goldini, scomparsi rispettivamente nel gennaio 2006 e nell’aprile 2009. Dunque, centinaia di immagini che raccontano da sole una Gela semplice, suggestiva, attaccata alle sue radici cristiane.
Numerosi i visitatori, non pochi i complimenti per un’artista che ancora una volta, con la sua comprovata esperienza, ha dimostrato di saper coniugare sacralità e tradizione in maniera equilibrata ed elegante. Un evento speciale e affascinante, che vedrà il suo atto conclusivo sabato 3 aprile.
“Sono stato invitato da molte persone a ripetere questa mostra – ha dichiarato Franco Pardo – e sono felice di ciò. Alcuni, riconoscendosi in queste foto, riescono a rievocare i loro ricordi di gioventù e a provare una forte commozione. E’ una soddisfazione che mi colma di gioia. La gente ama la città e i suoi sacerdoti, guide esemplari sempre al servizio dei più deboli. Tra questi, non posso dimenticare la splendida personalità di don Franco, uomo tutto solo per Dio, umile e paziente, anche nella sofferenza e nella prova della malattia. Altro esempio di elevata carità è stato l’amico Rocco, che ho conosciuto nei tempi in cui svolgeva la sua professione di vigile urbano. Anche lui ci ha lasciato una bellissima testimonianza dell’amore del Signore, che vive costantemente nel cuore di chi è solo. E con tale impegno cerco di mettere in evidenza quella che è stata la loro profonda operosità. Ringrazio il Comune di Gela per la disponibilità dei locali e l’attenzione, ma vorrei comunque precisare che tale lavoro, insieme alle spese, è stato interamente a mio carico, e perciò, frutto di mezzi personali”. “E’uno stupore che lascia incantati – ha precisato Giovanni Tardigrado – una meraviglia per chi osserva. In tutte le manifestazioni di Pardo c’è una ricerca continua del passato che rivive attraverso il presente, in un’emozione indescrivibile e indelebile. Sembra quasi di essere in contatto con chi non c’è più”. “Questa galleria fotografica è densa di significato – ha detto Silvano Placenti – ci riporta in tempi nei quali si vivevano le funzioni religiose in maniera più spontanea e accorata, con semplicità ed entusiasmo”.
Autore : Marco Di Dio
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