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notizia del 03/10/2009 messa in rete alle 17:51:19

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Quasimodo concert omaggio rock al poeta siciliano
A conclusione dell’Estate Gelese 2009, sabato 26 Settembre, è andato in scena uno spettacolo che ha incantato la discreta platea che ha riempito Piazza Roma, in una fresca serata di fine estate. Il ricordo di Salvatore Quasimodo, poeta che ha scritto versi immortali nel grande libro della poesia moderna, non è stato mai così diretto e apprezzato dal pubblico grazie ad uno show creato dalla simbiotica unione di diverse forme d’arte, dalla musica alla danza, dalla poesia agli effetti speciali, che semplicemente hanno dato vita al “Quasimodo Concert”.
Grazie alla direzione artistica di Alberto Fortis, cantautore piemontese, alla voce di Valeria Monetti, rivelazione della prima edizione del noto programma “Amici di Maria de Filippi”, alla recitazione di Alessandro Quasimodo (nella foto), figlio del poeta, e alla band, tra cui presente Francesco Sicari, pianista e creatore delle musiche, e Franco Frassinetti, chitarrista solista e curatore degli arrangiamenti, la voce fuori campo del poeta modicano ha risuonato in piazza, tracciando un excursus della propria vita e delle proprie opere. La location è stata quella delle grandi occasioni. Alla presenza delle autorità politiche della città, la piazza è stata “invasa” da tre schermi giganti, due ai fianchi del palco e uno sullo stesso, che hanno accompagnato le parole del Quasimodo con proiezioni video e di vecchie foto, che molte volte hanno distolto lo sguardo dallo spettacolo musicale offerto, che è stato davvero sensazionale. L’intero spettacolo ha seguito una linea unitaria e comune, che è stata quella di tracciare la biografia del poeta tramite le performance musicali e le voci narranti in scena e fuori campo, esaminando i pensieri e le sensazioni che il poeta tramite le parole e le poesie ha esternato al pubblico. Componimenti come “Nessuno” o “Dove morti stanno ad occhi aperti”, riprodotti in chiave rock dal gruppo musicale e dalla graffiante voce di Valeria e Alberto, hanno restituito il giusto omaggio al poeta siculo, che, come se presente in piazza, guardava con compiacenza e, forse con un po’ di spavalderia, la sua poesia fatta opera. L’obbiettivo di Alessandro Quasimodo, che inoltre, con un piccolo segno di commozione ha ricordato la nostra città per i trascorsi fanciulleschi del padre, è quello di far avvicinare i giovani, con un linguaggio a loro familiare (musica e danza appunto), alla poesia di Salvatore Quasimodo. Sentendo le parole dell’attore a fine spettacolo, dobbiamo essere orgogliosi di essere stata la prima, e per ora l’unica, città in Italia a dedicare un’intera serata d’omaggio al poeta, infatti l’equipe ha lavorato qui a Gela dopo aver portato l’opera in scena a Vienna e Stoccolma. Un’iniziativa che resterà certamente nei cuori degli spettatori presenti, e penso che sia giusto concludere con un elogio verso il poeta modicano, trascrivendo il componimento più breve e più famoso da lui creato, che fu inserito negli scritti “Acqua e Terre” del 1930.
“Ognuno sta solo sul cuor della terra \ trafitto da un raggio di sole: \ ed è subito sera”.
Autore : Graziano Missud
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