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notizia del 31/08/2008 messa in rete alle 16:06:15
Chitarra e musica classica, passioni di Emanuele Smecca
I giovani rappresentano la vera ricchezza e la principale risorsa su cui Gela può contare; sono loro il futuro del nostro paese, quelli che porteranno avanti il nome della nostra terra: ed è proprio su di loro che si dovrebbe puntare sfruttando le loro esperienze ed intelligenze: ma i giovani gelesi, insoddisfatti di una città che per loro non offre niente, preferiscono evadere da questa realtà preferendo luoghi in cui avrebbero più possibilità lavorative. Questa è la situazione reale che purtroppo riguarda la maggior parte dei nostri giovani. Eppure c’è chi crede ancora di poter avere un futuro a Gela e di poter fare qualcosa per promuovere lo sviluppo e la crescita culturale. Uno di questi è Emanuele Smecca, giovane chitarrista di Gela e laureando in Discipline della musica all’Università di Palermo. Dopo anni in cui Smecca è stato lontano da Gela, ha deciso di ritornare con la voglia di fare qualcosa sfruttando la sua grande passione: la musica. Da pochissimo tempo ha infatti fondato un’Associazione culturale, la “ Gela Arte”, col fine di incrementare e divulgare la passione per la musica classica partendo proprio dai bambini. “ La musica classica — ci dice Smecca — è una passione che tocca pochissimi giovani. Il mio intento è quello di far avvicinare i bambini a questo mondo fantastico e farli crescere a contatto con questo genere di musica. Inoltre ho intenzione di collaborare con le scuole elementari e permettere ai bambini di potersi esibire in più occasioni dando loro l’opportunità di mettersi a confronto col mondo esterno. L’associazione prevede un corso in chitarra classica e un coro di voci bianche, ma in futuro ho intenzione di aprire altri corsi di musica”.
– Cosa offre Gela dal punto di vista lavorativo?
“La situazione non è così disastrosa come si vuol far credere: se ci convinciamo che a Gela non abbiamo possibilità di lavorare allora pian piano ce ne andremo tutti. Ci sono tante cose da fare per ampliare la cultura ,bisogna soltanto credere di più in noi stessi, su quello che vogliamo e imporci per costruirci un futuro qui, dove siamo nati. Io credo nel mio paese e soprattutto credo in quello che sto facendo. Se non fosse così non sarei ritornato”.
Autore : Angela Quadroni
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