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Corriere di Gela | Graffiti in città arte o noia?
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notizia del 14/05/2011 messa in rete alle 15:37:14
Graffiti in città arte o noia?

Li vediamo praticamente in ogni strada, piazza o vicolo della nostra città, con numerazioni, dediche, diciture e simboli spesso incomprensibili o non del tutto decifrabili. Sono i graffiti (nella foto), scritture abilmente riprodotte dai tanti “writers” in circolazione, tracciati in qualsiasi angolo a disposizione e con curato effetto artistico o semplicemente allo scopo di fuggire la noia del momento.

Che il nostro paese fosse terra di giovani talenti era da tempo verità certa e chiara. Tuttavia, quando si tende all’esagerazione e alla spavalderia, non ci si accorge di trasformare un atto figurativo e d’immagine in qualcosa di ridicolo e volgare, capace di suscitare soltanto sdegno e disapprovazione da parte dei cittadini. Il graffitismo, corrente artistica ormai riconosciuta a livello mondiale, non è sicuramente accostabile ai soliti tentativi di vandalismo isolati, compiuti da ignoti nelle ore notturne e con l’intento di imbrattare gli spazi pubblici e le strutture urbane presenti nei vari quartieri. Comunicare uno stato d’animo è importante, ma bisogna comunque avere attenzione e rispetto per l’ambiente che ci circonda.

Del resto, all’interno di tali rappresentazioni, si nasconde non di rado un segnale di disagio legato ad incomprensioni familiari e conflitti relazionali, il quale trova poi la propria valvola di sfogo in espressioni grafiche oscene e poco opportune, che nulla hanno di logico e creativo. E da ciò si evince come, dietro spray e pennarelli indelebili non ci sia sempre la mano di un artista, ma l’opera di qualche disturbatore occasionale pronto a compiere la “bravata” di turno. Ovviamente, per ridurre tali fenomeni dispersivi, si dovrebbe potenziare il dialogo comunicativo e sociale con i giovani gelesi. Occorre convincere i ragazzi a decorare certi luoghi in maniera costruttiva, magari con iniziative di gruppo o attraverso manifestazioni formative, atte a coinvolgere sicure agenzie educative quali scuole e parrocchie. Quindi, è doveroso valorizzare il nostro territorio, tramite un’attività artistica di recupero e abbellimento dei quartieri che richiami all’impegno serio e deciso senza banali e improprie alterazioni.


Autore : Marco Di Dio

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