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notizia del 18/12/2009 messa in rete alle 13:47:48

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Tra presepi e tradizioni si salva il Natale in città
La rappresentazione della Sacra Famiglia è sicuramente la più affascinante ed evocativa icona del Natale, che nonostante il tempo che passa è sempre di “moda” per la capacità di saper comunicare in maniera esaustiva un sentimento di fede genuino a grandi e piccini. Nella nostra città, la tradizione del “presepe” è ben radicata e ogni anno nelle chiese e nelle vie più popolate molte persone si mettono alla prova nella realizzazione di questi, che a dire il vero sono da considerare creazioni artistiche di alta fattura. Più di una decina di grandi presepi sono stati allestiti nella nostra città, dopo un lavoro che dura all’incirca un paio di settimane, tanto sacrificio e una gran dose di dedizione e buona volontà. Bellissimi quello allestito, ad esempio, nella parrocchia di S. Antonio a Caposoprano, che da più di un decennio è creato dalla dedizione di alcuni fedeli, oppure il presepe di via Tevere è un saldo esempio della viva tradizione natalizia radicata nella nostra città.
L’attrazione è amata da tutta la cittadinanza senza differenza d’età ma quello che fa piacere sapere è che i giovani si avvicinano a questa arte, con grande interesse. “Questo presepe che trovate in esposizione nella nostra parrocchia – afferma Francesco di Bartolo, giovane della gioventù francescana della chiesa dei Cappuccini – è stato realizzato dall’impegno dei frati e di tanti giovani come me con l’ausilio della Turco Costruzioni, che ha offerto i materiali. Noi abbiamo voluto far si che la tradizione del presepe vada avanti perché, come penso io, questa sia realmente l’unica vera immagine di fede degna di essere tramandata alle nuove generazioni, speriamo anche negli anni successivi di continuare a costruire il presepe nel nostro cortile parrocchiale”.
È un piacere sentire che una tradizione antica come quella del presepe viene portata avanti anche dagli adolescenti gelesi; che quando vogliono emergere positivamente, sfortunatamente devono fare i conti con i poco di buono, infatti alla fine del mese di Novembre, durante a preparazione del presepe in via Trieste (vicino la Chiesa del Carmelo) dei piromani hanno dato fuoco a tutto ciò che i giovani del quartiere stavano preparando. Un vile gesto che con determinazione i ragazzi hanno superato brillantemente, tornando al progetto del rappresentazione della natività.
Oltre ai presepi in miniatura, anche quest’anno si aspetta di assistere alla tradizionale esposizione del presepe vivente nel piazzale antistante la chiesa Madre, questo avvenimento è stato sempre ben apprezzato riscuotendo un ottimo successo di pubblico. Tutto questo va ad inserirsi al clima natalizio che qui a Gela, pur se in sostanziale diminuendo, vive in simbiosi con la tradizione popolare, caratterizzata dalle zampogne e dai canti tradizionali come l’antica “ninnaredda”.
Autore : Graziano Missud
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