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notizia del 18/12/2009 messa in rete alle 13:40:13

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Nelle tele di Smorta l’arte diventa... tentazione
Eleganza, stile, raffinatezza e una profonda ricerca emotiva in uno scenario di alta professionalità ed elevato gusto armonico, inquadrati in una dimensione umana ed etica. Ci riferiamo alla mostra personale di pittura dell’artista gelese Salvatore Smorta, intitolata “La 5ª tentazione” e inaugurata domenica 13 dicembre presso il ristorante disco-pub “Tropico Med” che rimarrà aperta fino al 21 a Palazzo Ducale.
Nato nel 1983, con un diploma di laurea conseguito all’Accademia di Belle Arti di Ravenna (e un’ulteriore percorso specialistico da poco intrapreso a Roma), questo giovane talento ha donato al suo pubblico una chiave di lettura particolare, basata sull’impatto originale delle sue tele (dipinte con colori acrilici e accompagnate da intense sfumature) e sul senso del “cibo” visto come tentazione e vizio, dal quale l’uomo riesce con fatica a dominarsi.
Il peccato di gola, nella quale si può cadere con facilità, è attraversato dalla fantasia creativa di un ragazzo che unisce passione e competenza e presenta una realtà quotidiana quanto mai attuale, corredata da elementi semplici e suggestivi. Nel corso della serata l’artista ci ha rilasciato alcune impressioni.
– Come mai ha realizzato una mostra nella nostra città?
«Essendo un gelese, per me tale progetto è stato un ritorno alle mie origini, che ritengo importanti. E poi, questo evento diventa occasione per valorizzare il contenuto delle mie opere».
– Quindi, dietro a tutto questo c’è passione, impegno e tanto studio…
«Tutto ciò comporta indubbiamente molti sacrifici. Non è facile, lo ammetto, ma le difficoltà si superano credendo in se stessi ogni giorno e in questo mestiere».
– Un tale evento può coinvolgere secondo lei i giovani?
«Sinceramente credo che i ragazzi siano poco attratti dal mondo artistico. Però sarebbe bello renderli più partecipi, magari con dei momenti musicali e ricreativi».
– Chi è per lei, in definitiva, l’artista?
«Un uomo che cerca qualcosa di diverso e si distacca dalla realtà del mondo per vedere la vita con uno sguardo più attento, soffermandosi sul perché dell’esistenza ed esprimendo emozioni vere»
Autore : Marco Di Dio
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