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Corriere di Gela | Per combattere la crisi il ritorno al fai-da-te, anche Gela
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notizia del 26/10/2013 messa in rete alle 00:09:51

Per combattere la crisi il ritorno al fai-da-te, anche Gela

La crisi economica che ha investito l’intera nazione non ha risparmiato davvero nessuno e di questo ormai ne siamo tutti a conoscenza. A detta delle riviste e della televisione nazionale, tutto ciò ha portato alla cosiddetta riscoperta della “semplicità” e del piacere delle “cose fatte in casa”.

Spopolano in tv e sulla rete programmi e tutorial che ci insegnano come risparmiare, reinventare quello che abbiamo nell’armadio, realizzare torte di cake design e addirittura creare in casa prodotti per il make-up, come maschere per il viso e per i capelli. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: il fai-da-te piace davvero agli italiani o si tratta solamente di pura necessità scaturente dal fatto che non si può più mettere mano al portafogli?

Forse si parla di homemade solo perché le famiglie sono obbligate a spendere quel che resta dello stipendio per cose strettamente necessarie, forse a qualcuno realizzare tutto in casa piace veramente. Riflettendo su quanto sostengono i media, mi sono guardata un po’ intorno e, girando per la città, ho notato quanto realmente colmi siano i negozi che vendono tutto per il fai da te, dalle bancarelle al mercato che vendono tessuti e tendaggi ai negozi di bomboniere che distribuiscono tutto per il confezionamento.

Abbiamo ascoltato l’opinione di alcune concittadine.

«Ha cucito mia madre le tende della mia nuova casa – ci racconta Marilena, ventisettenne neo sposata – dato che i negozi di tendaggi avanzano cifre davvero esorbitanti.

Ammetto di avere girato i negozi più noti della città in cerca di tende carine ma alla fine, nonostante tentativi di patteggiamento con scarsi risultati, io e mia madre ci siamo recate al mercato, dove ho trovato dei tessuti di mio gradimento che lei ha confezionato. Non volevamo arrivare a questo punto, dato che per mia madre è stato stancante, ma i prezzi imposti erano davvero troppo alti rispetto al nostro budget».

– Dunque Marilena, homemade si, ma non per scelta?

«Assolutamente non per scelta. Credo che faticare non piaccia a nessuno! Purtroppo sono stata licenziata dal mio posto di lavoro proprio in concomitanza con l’arrivo delle nozze. Avrei contribuito di più alle spese affrontate dalla famiglia. Non sono per la politica gelese secondo cui tutte i costi di un matrimonio devono essere a carico dei genitori e non ho voluto gravare ulteriormente sulle spese già sostenute con tende pretenziose. Se avessi potuto però, le avrei acquistate in negozio, questo è certo».

Come si suole dire “prendi l’arte e mettila da parte” e il detto in questione sembra calzare a pennello nel complesso periodo finanziario che stiamo attraversando.

Abbiamo anche incontrato Alessia, studentessa ventiquattrenne con la passione del tutto fatto in casa.

– Alessia, credi che sia stata davvero la crisi ad indurre la gente a fare tutto da se?

«Non credo che possano riuscire tutti a realizzare cose fatte in casa. C’è chi è portato a farlo e chi è completamente negato! Io realizzo per la famiglia tutto quello che riguarda le ricorrenze, come bomboniere per matrimoni e battesimi ma, per esempio, non so cucinare e non posso risparmiare sulle torte di compleanno».

– Dunque non sei sostenitrice dell’idea che l’homemade faccia al caso di tutti?

«Si, ma con moderazione. Non dobbiamo imbatterci in sfide più grandi noi. Nel caso delle bomboniere, per esempio, i negozi hanno proposte per tutte le tasche. Puoi trovare una bomboniera inclusa di sacchetto con confetti anche ad un euro! Comanda tutto il portafogli. L’homemade c’entra poco con la crisi secondo me, è solo questione di passione».

Dunque homemade si o no?

Di sicuro c’è che le famiglie hanno adeguato il proprio tenore di vita in base al reddito, con ripercussioni pesanti su scelte di vita e consumi, prendendo forma un nuovo modello di consumo che prevede il taglio degli sprechi e abbraccia la politica del tutto fatto in casa. Non è possibile generalizzare, in quanto sembra che per alcuni il fai-da-te è una passione che prescinde dalla crisi e dalla condizione economica, mentre altri vi ricorrono solo per un bisogno indotto realmente dalla crisi.

Che sia per passione o no, di certo nell’homemade non c’è nulla di sbagliato.

Forse è davvero arrivato il momento per tutti noi di andare alla ricerca dei vecchi rimedi della nonna e delle nostre capacità sepolte dalla modernità, per far spazio alla creatività e al piacere delle cose realizzate con le nostre mani, specie adesso che sono in arrivo le festività natalizie.


Autore : Vanessa Ventura

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