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Corriere di Gela | Natale, tra riti religiosi, regali, alberi e presepi
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notizia del 13/12/2013 messa in rete alle 22:06:00

Natale, tra riti religiosi, regali, alberi e presepi

Mancano una dozzina di giorni alla festa più attesa dell’anno, il Natale, e da un paio di settimane si respira in città l’aria tipica della festa.

Pochi gli addobbi in giro, ma complici sono i negozianti, che con le loro ricche vetrine di decorazioni aiutano ad abbellire il quadro natalizio della città.

Ma poco importa delle luci, degli ornamenti e delle musiche in filo diffusione, come nelle grandi metropoli. Noi ci accontentiamo di quello che abbiamo, in quanto la magia del Natale va ben oltre le cose materiali.

Forse questa massima è di conforto, conclusione di quello che diciamo a noi stessi per consolarci del fatto che anche quello del 2013 sarà, per la stragrande maggioranza degli italiani, un Natale sotto il segno della crisi economica e dei consumi ridotti.

E se nel passato non si faceva altro che criticare il Natale come “festa del consumismo”, e i telegiornali ci bombardavano di servizi su quanto gli italiani spendessero in media per regali e tutto il resto, adesso i notiziari non fanno altro che parlare di quanto si stia risparmiando sul fronte delle festività.

Ci voleva la crisi economica per farci apprezzare i veri valori del Natale? Incredibile ma vero, sembra che il benessere venuto a mancare stia facendo apprezzare il Natale nella sua essenza più importante: la nascita del Salvatore.

Quindi, anche per questo Natale 2013 meno regali e più tradizione.

A non risentirne, perché non percepiscono le differenze con il passato, sono certamente i bambini, protagonisti indiscussi della festa, che aspettano con ansia di scartare i loro doni sotto l’albero.

Il titolare di un noto negozio di giocattoli della città afferma quanto proficuo sia il periodo sotto le feste per il loro esercizio, dichiarando che la popolazione non rinuncia a rendere felici i più piccini.

I prezzi dei giocattoli sono assai diminuiti rispetto al passato e la gamma di scelta è molto ampia, specie dei pensierini sotto i dieci euro, la cifra più quotata.

Abbiamo ascoltato l’opinione di una concittadina, una giovane mamma non lavoratrice che ci espone il suo punto di vista riguardo al Natale.

«Bastano pochi addobbi in giro per casa – dice Alessia – qualche luce, un alberello e il gioco è fatto. Ho due bambine piccole – continua – che non stanno nella pelle e non vedono l’ora che arrivi la magica notte di Natale. Festeggeremo in famiglia, con amici e parenti. Non ci saranno regali per nessuno, tranne che per i bambini. Alle cene e ai pranzi non rinunceremo – ha concluso – le tavole saranno sempre ricche e imbandite a festa, dunque no ai tagli su panettoni, spumanti e cibo in generale. Crisi si, ma non per le nostre pance!».

Secondo un’indagine di Confcommercio, quest’anno non hanno rinunciato ai regali di Natale, nonostante le avverse condizioni, 6 italiani su 10, pronti a spendere meno rispetto al passato piuttosto che a astenersi al piacere di scartare qualcosa la notte della vigilia.

Il titolare di una profumeria della città ci racconta dell’andamento della sua attività in questo periodo.

«I regali che vanno per la maggiore sono quelli al di sotto dei dieci euro e le aziende ci inviano un sacco di proposte con ruotano intorno a questo budget. Devo dire che dal punto di vista dei pensierini, stiamo lavorando bene, ma è ancora presto. La settimana più redditizia è l’ultima prima di Natale».

– Oltre ai regali economici, nessuno spende grosse cifre come un tempo?

«Niente che va al di sopra dei cento euro viene venduto, soprattutto i profumi di lusso, molto costosi. Chi acquista cose di questo calibro lo fa generalmente per se, per il partner o comunque per le persone importanti. Per il sabato prima di Natale è stata fissata la Notte bianca. La partecipazione è a discrezione del negoziante, ovviamente. Ci saranno artisti di strada e musica. È stata organizzata per incentivare lo shopping natalizio. Incrociamo le dita!». Dunque, nemmeno la crisi è riuscita ad sminuire il valore simbolico ed affettivo del Natale. Quasi nessuno sembra aver rinunciato ai regali, certamente meno ambiziosi, ma in grado comunque di offrire emozioni, messaggii d’amore o di amicizia, vere essenze della festività.


Autore : Vanessa Ventura

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