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Corriere di Gela | Amanti della pesca passione e malcontenti
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notizia del 08/12/2013 messa in rete alle 22:03:11

Amanti della pesca passione e malcontenti

La pesca è uno sport apparentemente poco famoso, che dall’esterno appare scontato e noioso, ma che in realtà sembra essere ricco di adrenalina, segreti e tecnologie, che coinvolge sempre più appassionati. Basta fare una passeggiata lungo il litorale della nostra città per capire quanto i gelesi abbiano curato e sviluppato la passione per questo sport.

Dalla tanto bistrattata foce del fiume Gela, fino a di Piana Marina, uno stuolo di pescatori affolla quotidianamente, dodici mesi l'anno, sotto la pioggia o il sole cocente, le spiagge gelesi. Gela, con il suo litorale, ha sempre attratto e favorito i cultori di questo sport che oggi risulta essere una delle passioni più in voga, che con il tempo è maturata, raffinata ed evoluta, coinvolgendo appassionati di tutte le età e provenienti da ogni estrazione sociale.

Numerose sono le modalità espressive di questo sport e per farci spiegare meglio, abbiamo incontrato due giovani concittadini, Francesco e Giuseppe, con l’hobby della pesca, che ci hanno raccontato tecniche e segreti di questa interessante disciplina.

«Penso che tra i tipi di pesca più praticati – ha detto Giuseppe – ci sia senza dubbio il “surf casting”, un vero e proprio sport che necessita di attrezzature specifiche e abilità fisiche. Sembra che negli ultimi anni questa tecnica abbia attirato numerosi pescasportivi. I surf caster – ha continuato – da soli o in gruppetti, piazzano le loro canne da pesca sulla battigia e mirano ad insidiare le loro prede con lanci oltre l'onda.

Accanto al “surf casting” – ha proseguito – si è iniziato a riscoprire il fascino della “pesca spinning” che viene praticata nella zona del porto, scogliere e frangiflutti. Consiste nel lanciare le proprie esche, finte o vive, per poi compiere rapidi e sincopati recuperi nel tentativo di adescare pesci di ogni taglia.

Poi, sempre sui moli, resiste l'immortale pesca con il galleggiante. Basta fare una passeggiata al porto – ha concluso Giuseppe – per accorgersi di quanti accaniti pescatori si contendano il posto migliore per sviluppare le loro diverse e segrete tecniche di pesca, a base di bigattini e pasture di vario genere».

– Francesco, Quali sono le porzioni di spiaggia più popolate dai pescatori gelesi?

«Non esiste una zona più o meno affollata dai pescatori. Di certo l’interno litorale gelese, in particolare il tratto di spiaggia sotto la bretella di via Borsellino. Anche la spiaggia di Femmina Morta è molto popolata, insieme alla Torre di Manfria e Piana Marina».

Abbiamo chiesto agli intervistati qual è il periodo migliore per pescare e quali sono le prede più ambite dei mari gelesi.

«Ogni pescatore – racconta Francesco – sa qual è il periodo giusto per insidiare le prede mediterranee. In estate si pescano molte mormore o “aiole” e l’ ombrina, in siciliano “u criveddu”.

In autunno invece – ha continuato – i nostri mari sono ricchi di saraghi e orate, ma è l’inverno il periodo dei pesci predatori, che, loro malgrado, diventano le prede da sogno dei pescasportivi. I mari sono anche ricchi di gronchi, pesci serra e spigole maculate».

– Giuseppe, sembrerebbe un mare abbastanza ricco, nonostante il rinomato inquinamento dei nostri mari. C’è malcontento tra i pescatori per passione della città?

«Assolutamente si. Il mare spesso è ingrato, e non riconoscente verso così immensa passione. Inquinamenti passati e comportamenti squallidi di alcuni pescatori di frodo, minacciano il delicatissimo ecosistema del nostro litorale. Basterebbe un minimo di rispetto per il prossimo, della natura e delle future generazioni per capire quant’è squallido uscire in barca e gettare rifiuti di ogni tipo in mare, così come servirebbe un pizzico di onestà per capire che, posizionando centinaia di reti a poche decine di metri dalla riva, si pesca oggi ma si distrugge il domani. C'è malcontento in proposito fra i vari pescasportivi gelesi, che denunciano certe pratiche sconsiderate».


Autore : Vanessa Ventura

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