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notizia del 16/02/2013 messa in rete alle 22:02:22

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Il coro Soundrise sul palcoscenico dorato di Italia’s got talent
Emozionante l’esibizione del coro polifonico gelese Soundrise, diretto da Massimiliano Castellana, avvenuta sabato scorso sul palco del celebre talent show Italia’s got talent, al cospetto di tre giudici d’eccellenza: Maria de Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi.
Il coro, nato come movimento ecclesiale, si è esibito con il brano della cantante Adele, intitolato Someone like you. I giovani hanno superato pienamente la prova, ottenendo tre si da parte dei giudici e suscitando in loro grande impressione.
Al termine dell’esibizione, Castellana ha presentato il suo coro, e sottolineato la loro provenienza. Ecco alcune parole estratte direttamente dalla trasmissione.
«Gela – ha detto Massimiliano – si trova ingabbiata in dei luoghi comuni particolari. Vogliamo trasmettere, con la nostra partecipazione qui, il riscatto della nostra città».
Rilevante il commento di Gerry Scotti, che ha introdotto con testuali parole il suo si.
«Immagino come ci si debba sentire a vivere in una terra che si trova spesso nelle cronache per altri motivi. Far sapere a tutti che ci sono ragazzi così bravi , belli e volenterosi mi fa dire si con doppiamente piacere».
Abbiamo incontrato il direttore del coro che ci ha raccontato i dettagli di questa avventura.
– Quando è nato il coro “Soundrise” e quanti sono i membri?
«Il coro nasce sette anni fa dalla volontà dei ragazzi del Movimento giovanile Macchitella disposti al canto. Siamo ventiquattro elementi, tra i 15 e i 28 anni. Io ne sono il direttore e spesso, abbiamo una band formata da 5 musicisti».
– Quali sono i generi musicali che attraversate?
«Abbiamo iniziato con la musica gospel, cimentandoci con le partiture più famose. Da un anno abbiamo dirottato per arrangiamenti innovativi di brani pop, rock e jazz, sfruttano le qualità vocali dei componenti, tra i quali spiccano alcuni solisti piuttosto dotati».
– Raccontaci dell'esperienza a Italia's got talent. Quando e come è cominciata l’ avventura?
«È nato tutto per gioco, dalla spinta di alcuni componenti del coro che mi hanno esortato a compilare la scheda di partecipazione ai casting nel sito ufficiale. Come un fulmine a ciel sereno, siamo stati chiamati e il dieci dicembre 2012 abbiamo fatto il casting a Catania. Probabilmente l’avere affrontato questa esperienza con estrema serenità, per non dire indifferenza, è stata un’arma vincente: solitamente il provino non va oltre i due minuti e il nostro è durato circa un quarto d’ora, destando grande entusiasmo negli autori e in tutta la redazione. Dopo qualche giorno siamo stati chiamati per partecipare alla puntata che abbiamo registrato il 25 gennaio e che è andata inonda dopo due settimane».
– Qual è la prossima fase del programma, dopo i si dei tre giudici?
“La prossima tappa sarà una scrematura di tutti gli artisti a cui i giudici hanno detto si, una fase intermedia che determinerà le 48 performances che potranno accedere al prossimo step».
– Quali sono gli obbiettivi e i progetti del coro Soundrise?
«Il nostro obiettivo, unito al pacchetto artistico dell’accademia di arti sceniche, è quello di determinare un percorso professionalizzante che possa stimolare i talenti gelesi allo studio e all’apprendimento delle tecniche e affinare le proprie capacità. Il coro intende costruire un vero e proprio spettacolo in cui possano confluire diversi stili e discipline».
– Qual è stata la risposta del pubblico gelese?
«La più grande soddisfazione è stata vedere i nostri concittadini sostenerci sul web. Sapere che il primo supporto viene da chi condivide con te i pregi e difetti del nostro territorio è la fonte di energia per andare avanti e costruire sempre il meglio. Grazie ai gelesi. Un grazie particolare va a colui che ha determinato un sentiero buono e alternativo per i giovani gelesi, Don Giuseppe Fausciana. Lui ha sempre creduto in noi, prima con la fondazione del movimento giovanile Macchitella e adesso con la strutturazione di opere per il territorio. Lui non ha fatto altro che credere in un’inversione di tendenza reale della nostra Gela».
Autore : Vanessa Ventura
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