Corriere di Gela | Ados, volontariato a fianco delle donne

Ados, volontariato a fianco delle donne

L’ADOS - Associazione Donne Operate al Seno – ente operante in tutto il territorio nazionale, presenta una sede anche a Gela, costituita nel dicembre 2002. Tra le fondatrici figurano i nomi di Patrizia Venuti, Dina Guarnaccia e Grazia Lo Bello (nella foto), da tempo impegnate nella prevenzione dei tumori alla mammella. Tale associazione di volontariato è interamente al servizio delle donne, e si propone di fornire un aiuto concreto agli ammalati oncologici, attraverso un valido supporto psicologico e medico. Il presidente è il primario ospedaliero, dott. Ignazio Di Natale, mentre il ruolo di vice – presidente è ricoperto dalla sig.ra Lo Bello. L’equìpe professionale è costituita da psicologo, psichiatra, specialisti senologi e anestesisti, oltre a un folto gruppo di volontari. Attraverso il lavoro dello staff multidisciplinare si tenta di instaurare un legame con le donne, al fine di orientarle verso la prevenzione e con l’obiettivo di salvare vite umane. In questo mese di marzo, definito “primavera di vita”, con il patrocinio dell’ASP di Caltanissetta e in collaborazione con i medici dell’Unità Operativa di Chirurgia dell’Ospedale di Gela, sono state promosse due giornate di visite senologiche gratuite, per i giorni 16 e 23 alle 15.30, nell’ambulatorio di Senologia. Un’iniziativa efficace, tesa ad affermare l’importanza della difesa contro malattie e alterazioni.

“Il nostro appuntamento con la prevenzione è costante dal 2003 – ha dichiarato la sig.ra Guarnaccia – e questa associazione è nata per volere del dott. Di Martino, come sede staccata dall’Istituto Europeo di Milano diretto dal prof. Veronesi. Inoltre, siamo parte integrante del Coordinamento per lo screening mammografico. Inoltre, ad ottobre, mese dedicato alla prevenzione dei tumori al seno, programmiamo quattro giornate dedicate alle visite. Oggi possiamo vantare una richiesta più massiccia, segno di un messaggio totalmente recepito dal popolo femminile”.

Autore : Marco Di Dio

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