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notizia del 11/10/2008 messa in rete alle 21:16:30

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Associazione Sauari Amore e passione per le belle arti
Le passioni e gli amori che nascono durante la giovinezza sono quelli che contribuiscono a formare la personalità di ogni individuo; c’è chi poi abbandona queste passioni, chi ne fa un mestiere e chi nella vita si dedica ad altro ma dentro di se continua a maturarli: è questo il caso di Salvatore Zafarana (nella foto), responsabile dell’Associazione culturale Sauari, col fine di promuovere e diffondere la cultura mediterranea.
“Porto dentro di me l’amore per le Belle arti sin da giovane – ci racconta Zafarana – e da allora l’arte ha avuto sempre un posto di rilievo nella mia vita. A diciotto anni, come studente del Liceo Classico ho partecipato come organizzatore alla mia prima mostra: abbiamo riempito la sala consiliare con quadri realizzati da ragazzi delle scuole medie e da professionisti locali; quello è stato il primo approccio con l’arte e in quell’occasione ebbi l’onore di conoscere Pietro Palma. Nel 2006, assieme a mio figlio ho attivato quest' associazione; dalla sua nascita abbiamo proposto mostre personali e collettive di artisti locali e provenienti da ogni parte del mondo; inoltre abbiamo organizzato una mostra di opere digitali, letture di testi di Dante per voce recitante e musica elettronica con la collaborazione di Aharon Wadia”.
– Com’è l’affluenza del pubblico?
«L’afflusso di gente c’è, ma non molto; a Gela manca il senso del confronto contemporaneo. Il pubblico è diseducato al gusto dell’arte del Novecento. In ogni caso soddisfazioni non ne sono mancate: una di queste è un mosaico fatto da un bambino di dieci anni che ogni giorno veniva in gallerie ad osservare i quadri esposti. Lo conservo gelosamente».
– Cosa avete in cantiere per i prossimi mesi?
«Molte sono le idee che vorremmo attuare con la collaborazione del comune: una di queste è una mostra collettiva da proporre per il 2009 in cui gli artisti dovranno attenersi ad un tema specifico: Il mare come materia. Colgo l’occasione per invitare i gelesi ad andare a vedere i dodici ex voto marinari conservati nella chiesa del Carmine: sono davvero stupendi».
Autore : Angela Quadroni
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