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Corriere di Gela | Presentato al liceo Vittorini il libro di Giuseppina Radice
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notizia del 07/12/2012 messa in rete alle 20:49:21
Presentato al liceo Vittorini il libro di Giuseppina Radice

Si è svolta lunedì scorso, presso l’auditorium del Liceo Vittorini la presentazione del libro della docente catanese Giuseppina Radice, intitolato La storia dell’arte e il tiro con l’arco, edito da Prove d’Autore. L’evento è stato organizzato dalla Fildis (federazione italiana laureate e diplomate istituti superiori) e dal preside dell’istituto, Carmelo Guastella.

Presente l’autrice, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e critico d’arte. A presentare la scrittrice, il dirigente scolastico Carmelo Guastella, il presidente della Fildis, Tina Algieri Guerreri e la professoressa Teresa Mammoliti. «Insegnare – ha detto Guastella – è una delle esperienze più belle della vita, dove si incontrano alunni affamati di conoscenza. In questo romanzo l’autrice ci racconta di questa esperienza e la ringraziano perché oggi è qui con noi. Ringraziamo anche – ha proseguito – la prof.ssa Algieri che ci ha dato l’opportunità di presentare il libro in questo contesto, per dar modo ai giovani di entrare in contatto con la cultura».

La presentazione, intervallata dalle letture di alcuni passi del libro da parte di studentesse del liceo, è stata moderata dalla professoressa TeresaMammoliti.

«Voglio ringraziare il preside Guastella – ha detto Tina Algieri – e Giuseppina Radice, donna dinamica e vivace, autrice di un’opera che parla d’arte, di musica e di filosofia».

Nel corso della presentazione, un accompagnamento musicale alle chitarre a cura di due studenti, Matteo Guarrera e Gaetano La Vigna.

«I giovani aspettano di incontrare i nostri sguardi – ha detto la Radice – ma spesso non li comprendiamo. E’ compito nostro invece, perché insegnare significa comunicare, e questa comunicazione deve essere reciproca, perché i giovani ci mantengono vivi e anche loro istruiscono noi. Il mio è un romanzo di riformazione – ha continuato – che racconta dell’insegnamento sterile che ho ricevuto, attraverso la metafora del viaggiatore. Il mio, adesso, è uno sguardo orizzontale nei confronti dell’arte, che prima schivavo. Non avrei mai pensato – ha proseguito l’autrice – di insegnare storia dell’arte, eppure, quando me lo proposero, accettai. La ritenevo una materia sciocca, solo perché i miei insegnanti non erano riusciti a farmela amare. Non dobbiamo fare questo ai nostri alunni».


Autore : Vanessa Ventura

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