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notizia del 09/01/2010 messa in rete alle 18:29:54
Liber Liber, un progetto per avvicinare all’arte e alla lettura
L’inesorabile passare degli anni ha portato la nostra città ad essere conosciuta sul panorama nazionale solo per avvenimenti denigratori o per vili azioni della malavita. Ma il tempo e lo sconforto non può fermare la speranza di un gruppo di ragazzi che con gioia di vivere hanno inaugurato il progetto “Liber Liber”.
Tenutosi a “La Mandragola Restaurant Pub” in via Rossini, il tutto si è svolto durante le vacanze natalizie, precisamente dal 22 al 30 dicembre, proponendo al pubblico (che è stato sempre coinvolto attivamente) iniziative curate al dettaglio, che hanno visto scambi culturali vivi, reading di testi narrativi, serate con musica live, mostre fotografiche e tant’altro ancora. Il tutto è stato creato con l’idea del diversamente bello, infatti ogni cultura, religione e modo di pensare è stata ben accetto. Questa iniziativa si deve inquadrare come un grande girotondo dove la diversità di ognuno completi chi gli sta accanto, rendendo bellissimo questa armoniosa voglia di vivere.
L’iniziativa è nata spontaneamente da chi alla Mandragola praticamente ci vive, come racconta anche il sito web del progetto (lamadragolaliberliber.blogspot.com), con la ferma convinzione di creare un caffè letterario a Gela. Daniela Giacomarro e Orazio Guerreggiante sono stati coloro che con l’idea del bookcrossing (libera condivisione dei libri con altre persone) hanno dato vita al Liber Liber. In questi giorni oltre alla realizzazione di una vera biblioteca e al libero scambio di testi letterari offerti da giovani scrittori emergenti o da chi è entrato spontaneamente nel progetto, si sono tenute mostre fotografiche, una curata dalla giovane e interessante Agata lo Monaco (nella foto), e rassegne cinematografiche dai temi ben scelti (come quello dell’Alterità), tenuto da Giorgio Andretti, e varie serate di musica dal vivo, in evidenza la perfomance del Progetto Ratzinger ad inizio manifestazione.
Una boccata d’aria dalla monotonia delle serate gelesi, che come unico svago offrono serate in discoteca spesso e volentieri fuori sede. Questi ragazzi hanno mirato ad appuntamenti culturali per passare le serate, cosi da offrire ai giovani assetati di alternative valide un punto di incontro fisso. E in attesa di nuove proposte, è doveroso dir che tutto il movimento culturale, in una città “emergente” come la nostra, è in mano solamente ad un gruppo di ragazzi, che anche se non saranno ascoltati dalle alte sfere continueranno a proporre serate alternative, dove alternativo sta per cultura. In effetti è proprio una bella scommessa.
Autore : Graziano Missud
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