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notizia del 18/09/2011 messa in rete alle 16:19:20

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Gelesi emigrati, ambasciatori di amicizia
Un incontro davvero significativo quello tenutosi venerdì 9 presso il Convitto Pignatelli. Per una sera, commercianti, impiegati, artigiani, docenti e liberi professionisti gelesi si sono incontrati per testimoniare la loro presenza di emigrati in diverse zone d’Italia e del mondo. L’evento, che ha visto la partecipazione di autorità politiche, civili e religiose, è stato organizzato in collaborazione con il Comune di Gela e l’associazione “Centro dell’amicizia gelese nel mondo” presieduta da Alfonso Parisi. Per l’occasione, il fotografo Rocco Morello ha allestito all’interno del palazzo una mostra dal titolo”Come eravamo”.
Brave anche le majorettes della scuola media “Romagnoli” preparate dalla docente Franca Bunetto. La presentazione degli ospiti è stata curata da Ilenia Cafà. Tema principale la lontananza dal nostro territorio che, se da un lato comporta l’allontanamento dalla famiglia e dagli affetti, dall’altro permette la conoscenza di nuove realtà e concretizza la possibilità di tenere alto il nome di Gela, attraverso un impegno umano e lavorativo efficiente. Tante le testimonianze degli intervenuti, ai quali è stata conferita la fascia azzurra di “Ambasciatore dell’amicizia gelese nel mondo”.
Tale dono è stato consegnato a Ilde Abate, Emanuele Blanco, Carmelina Brancacci, Giacomo Cagnes, Emanuela Callea, Orazio Mario Cammalleri, Nunzia Campo, Angelo Cannizzaro, Saverio Cassarino, Gaetano Collodoro, Giuseppe Comunale, Daniele Costa, Elio Cultraro, Roberta De Vita, Enzo Di Simone, Filippo Emmanuello, Nuccio Favitta, Giuseppe Ferrigno, Salvatore Furneri, Franco Gagliano, Emanuele Giovane, Emilio Granvillano, Roberta Italia, Enzo Liardo, Angela Liparoti, Carmelo Mangione, Matteo Maniscalco, Dominic Morello, Mario Morello, Lucia Moscato, Anna Maria Mungiovì, Tillo Nocera, Franca Pallaoro, Luigia Psaila, Emanuele Ruvio, Rosario e Rocco Savatta, Gerardo Sineri, Concetta Sirchia, Paolo Smorta, Ennio Strazzeri, Cinzia Susino, Salvatore Tinnirello, Mario Todaro, Emanuele Trovato, Roberto Tufano, Giuseppe Vicino, Vittorio Virgilio e ai sig.ri Legname e Martines che da anni vivono in America.
Un riconoscimento è stato conferito anche ai sacerdoti gelesi Antonio Cavallaro, Gaetano Condorelli, Raimondo Giammusso e Angelo Ventura, i quali, per l’assolvimento dei loro compiti sacerdotali, hanno lasciato la nostra città. Emozionante il racconto di quelle storie personali di fatica, sacrificio, attenzione all’ambiente e alla cultura, che hanno lasciato un’impronta significativa in Italia e all’estero e hanno consentito di portare Gela nel mondo. Tra i premi assegnati, uno è stato riservato alla nota giornalista Rossana Lambertucci, in passato conduttrice di programmi televisivi nazionali. Ad allietare la serata ci ha pensato il gruppo folkloristico “Gelika Folk, guidata dal maestro Duchetta.
Hanno detto
Umberto Guidato (Prefetto di Caltanissetta): «E’ una serata ricca di contenuti profondi, e risulta dunque giusto ricordare le origini e i legami che caratterizzano ognuno di noi».
Angelo Fasulo (Sindaco di Gela): «E’ stato importante per noi riunire chi ha lasciato questa terra, portando con sé un vissuto straordinario. Il legame con essa è forte. Ognuno di loro, anche nell’angolo più lontano, ha nel cuore questa città, i suoi luoghi, ricordi, valori. E oggi, per la prima volta, c’è stata la possibilità di incontrarsi, per condividere il significato delle nostre radici, al fine di difendere ciò che c’è di buono dentro Gela».
On. Giuseppe Federico (Presidente della Provincia di Caltanissetta): «E’ doveroso non dimenticare i gelesi sparsi nel mondo. Sarebbe giusto che tutti avessero dentro un po’ di “gelesità”.
Giuseppe Fava (Presidente del Consiglio Comunale di Gela): «Sono fiero e orgoglioso della partecipazione a tale evento. L’auspicio è quello di continuare a credere nei valori che caratterizzano la nostra terra».
Alfonso Parisi (Presidente Associazione Amici gelesi nel mondo): «La nostra città possiede un grande patrimonio umano, e questi professionisti riescono a tenere alto il nome di Gela. Noi siamo orgogliosi di accoglierli, poiché testimoniano un impegno elevato, e io sento di unirmi al coro del paese, teso sempre a sviluppare gli scambi culturali».
Mons. Grazio Alabiso (Vicario Foraneo della città di Gela): «Maria non è solo patrona di Gela, ma di ogni gelese. Essa, come madre, parla di noi a Gesù. Proprio per questo nel nostro cuore ci deve essere festa. Auguro a tutti di poter accogliere questa identità territoriale, come impegno che porta alla verità».
Autore : Marco Di Dio
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