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notizia del 24/10/2010 messa in rete alle 15:51:25

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Convegno al Museo su donne e studi biblici
Ha riscosso un curioso interesse il convegno di lunedì 18 ottobre svoltosi alle ore 17 presso la sala “Eschilo” del Museo Archeologico di Gela, dal titolo: “Una scuola femminile di studi biblici nella Roma del IV sec. d.C., riscoperta dal Cardinale Rampolla del Tindaro”. L’evento, organizzato in collaborazione con l’Assessorato ai Beni Culturali e la Fildis (Federazione Italiana Laureate e Diplomate Istituti Superiori), è stato incentrato su una tematica di elevato valore storico, basata sugli studi operosi del Card. Rampolla, preziosa personalità del passato e grande studioso, nonchè profondo conoscitore della cultura religiosa e archeologica.
Presenti la segretaria del Fildis, Rosanna Cassarà Carfì e la tesoriera dell’associazione, Cettina Sorto, oltre a una discreta rappresentanza di soci e membri. Dopo i saluti del Direttore del Parco Archeologico, l’arch. Salvatore Gueli e una breve presentazione della Presidente della Fildis – Sezione di Gela, Prof. Tina Algieri Guerrieri, è toccato subito al Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, Mons. Michele Pennisi, illustrare con cura i particolari della ricerca del Card. Rampolla. In particolare, egli ha commentato tutto il suo lavoro, centrato essenzialmente sulla conoscenza di martiri cristiane come Santa Cecilia e Sant’Agnese, per poi soffermarsi sull’impegno sociale in Italia e in Europa di questo imponente personaggio religioso, amico anche di don Luigi Sturzo. E poi, con uno stile molto ricercato, ha ricordato la nascita di questa scuola femminile di teologia ad opera di Santa Melania, cittadina romana appassionata di cultura religiosa.
L’opera e la vita della senatrice sono state ulteriormente citate in una eccellente relazione della Prof. Ida Rampolla del Tindaro, pronipote del cardinale e Coordinatrice delle relazioni europee della Fildis. Essa ha formulato un ricco discorso, ben documentato e molto originale sull’esistenza di questa ricca, colta e intelligente giovane donna romana che, in collaborazione con la nonna, la zia e altre amiche, si era adoperata per costruire una struttura scolastica di tipo femminile nell’antica Roma, attraverso la conoscenza delle opere bibliche e sotto la guida di un maestro sapiente come San Girolamo. Dunque, una finestra aperta al mondo antico della don-na,capace di dimostrare la sua attiva presenza anche all’interno della Chiesa e non relegata ai soliti ruoli marginali. Alla fine, dopo gli applausi e qualche gradevole intervento del pubblico, il Direttore Gueli ha chiuso con un importante pensiero sulla riscoperta delle radici cristiane e del valore che esse hanno per la città di Gela.
Autore : Marco Di Dio
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