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notizia del 10/10/2010 messa in rete alle 14:07:40

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Piano di zona per i servizi sociali
Un modo di pensare diverso. Un Servizio Sociale più ampio e qualificato, per rispondere meglio alle necessità del singolo. Su tali premesse si è aperta la conferenza di giovedì 7 ottobre presso il Palazzo Ducale di Gela, dal titolo : “Oltre il Piano di Zona; nuove prospettive di sviluppo dell’impresa sociale”, e alla quale hanno partecipato numerosi professionisti ed esperti del settore. Dopo l’accurata presentazione dell’Assessore Fortunato Ferracane, la dott. Patrizia Zanone ha illustrato con doverosa precisione tutti i dettagli della programmazione del piano, attraverso la citazione dei vari servizi previsti per il cittadino: Assistenza domiciliare agli anziani, Telessocorso, Centro diurno polivalente, Educativa domiciliare, Centro diurno per soggetti diversamente abili e Trasporto malati oncologici. Un insieme di attività che vogliono rispondere concretamente ad esigenze umane e sono indirizzate a fornire un sistema qualitativo decisamente più completo. A seguire, l’intervento del Dott. Piva sulla necessità di sostenere prestazioni sanitarie specialistiche di una certa importanza (tumorali) coniugandole con altre di natura espressamente socio-assistenziale. Successivamente la parola è passata ai sindaci di Butera, Mazzarino e Niscemi e al presidente della provincia regionale di Caltanissetta, on. Pino Federico. In conclusione, un interessante dibattito su dubbi e perplessità riscontrate dai tanti presenti.
HANNO DETTO
Dott. Fortunato Ferracane (Assessore ai Servizi Sociali e Vice-sindaco Comune di Gela)
“Questo Piano di Zona permette a tutti i cittadini di camminare con le proprie gambe, e di avere risposte concrete. E’ un momento importante che si affaccia ad una programmazione più sicura e attenta alle esigenze degli utenti, una realtà sociale partecipata e condivisa”.
Dott. Patrizia Zanone (Dirigente Settore istruzione)
“I servizi, nel loro reale significato, non devono rimanere chiusi in una concessione prevista dall’alto, ma adeguarsi alle necessità di un territorio, anche locale. Tale lavoro è stato preparato tenendo conto anche dei bisogni del cittadino come parte attiva di un processo di cambiamento. Un utente, dunque, che non è più solo soggetto “passivo”, ma cliente capace di chiedere una prestazione di qualità efficiente”.
Dott. Piva (Direttore Distretto Socio- Sanitario)
“ Abbiamo trovato una notevole sinergia nel coniugare attività esplicitamente sanitarie con servizi di tipo socio- assistenziale, per un lavoro dai contenuti concreti e visibili “.
Luigi Casisi (Sindaco di Butera)
“Occorre velocizzare i tempi di realizzazione di alcuni servizi, per rispondere meglio alle esigenze degli utenti e per una collaborazione più attiva che metta in evidenza l’azione sociale”.
On. Pino Federico (Presidente provincia di Caltanissetta)
“C’è una chiara sintonia di idee e di programmi. Fatto positivo e lodevole. Bisogna orientarsi verso un sistema equilibrato, con operatori impegnati professionalmente al miglioramento della “qualità” dei servizi”.
Vincenzo d’Asaro (Sindaco di Mazzarino)
“Pur nella sua complessità, tale progetto rivela la necessità di muoversi in direzioni più ampie, per il rilancio delle comunità e dei bisogni effettivi della gente”.
Angelo Fasulo (Sindaco di Gela)
“In un periodo di crisi, con il nostro e vostro lavoro, intendiamo offrire soluzioni soddisfacenti. Questa programmazione rappresenta un elemento positivo per le amministrazioni, per lasciare tracce significative e risultati preziosi”.
Autore : Marco Di Dio
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