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notizia del 26/01/2008 messa in rete alle 13:24:56
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Giovani chef crescono al Cnos di Passo di Piazza
Giovedì 24 gennaio, in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti, il Cnosfap di Gela ha organizzato per gli operatori del settore un pranzo nell’azienda agricola “Antonietta e Salvatore Aldisio”, in contrada Passo di Piazza, che da sei anni è la sede dei corsi di formazione professionale di ristorazione. Dodici allievi del 1° anno, tra i quattordici e i sedici anni, alle direttive dello chef Giovanni Pandolfo, si sono cimentati per la prima volta nella preparazione di un prelibato menu completo, dall’antipasto al dessert: misto tipico siciliano, turcigghiuna con cavolfiori alla cannella, sosizza e cardedda, tarocco, zucchero e limoncello, pasta di pistacchio.
Ad accogliere i giornalisti della carta stampata e della televisione, il direttore della comunità salesiana operante a Gela da tanti anni, don Carmelo Umana, il direttore della scuola di ristorazione don Enzo Ferrarelle, il coordinatore e la tutor del settore ristorazione, rispettivamente Croci La Cognata e Orsola Irti.
Una bella realtà in una cornice splendida, che fino ad oggi ha lavorato in sordina, un passo alla volta, traguardo dietro traguardo: preso il via sei anni fa con i corsi serali, tre volte la settimana, per poi arrivare ai risultati di oggi: un corso professionale della durata di tre anni, suddivisi in cucina regionale per il primo anno, cucina nazionale nel secondo e cucina internazionale per il terzo, 53 allievi iscritti e 47 frequentanti, con classi di venti allievi ciascuno.
La struttura dove tanti ragazzi possono sia studiare le lingue, utilizzare i mezzi informatici che mettere in pratica, nei laboratori di cucina quanto appreso, è molto vasta: 82 ettari di terreno, caseggiati ben ristrutturati in economia, vigneti pregiati, donati all’opera salesiana da Salvatore Aldisio allo scopo di “cogliere gli utili dell’azienda per formare i figli dei contadini per potersi mantenere con i frutti del loro lavoro”.
Denise Cosca, 14 anni, una delle allieve del primo anno che hanno preparato il pranzo per i giornalisti si è dichiarata entusiasta del corso di ristorazione, degli insegnanti e del luogo, immerso nel verde, vicino alla riserva del Biviere. “La cucina mi ha sempre appassionato anche come forma d’arte. Mio padre fa lo chef al ristorante Aurora praticamente da sempre e vedo quanta passione mette nel suo lavoro. Spero di imparare questo bel mestiere e di diventare anche io una brava cuoca”.
Oltre a quelli di ristorazione, la struttura ospita corsi di agricoltura e di analista chimico delle acque e in futuro si prevede l’organizzazione di altri sei corsi. Inoltre un altro edificio mette a disposizione quaranta posti letto.
Sono inoltre in corso collaborazioni con la Lipu, per progetti sull’ecologia, la fito-depurazione e con l’istituto alberghiero, con il quale a marzo si organizzerà un concorso che permetterà ai futuri cuochi di rivisitare i piatti tipici della cucina mediterranea.
Autore : Cinzia Sciagura
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