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Corriere di Gela | Crimes, l’hard-rock dalle mille sfumature
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notizia del 26/01/2008 messa in rete alle 13:23:47

Crimes, l’hard-rock dalle mille sfumature

Continua il nostro viaggio nei meandri dell'arte musicale, il viaggio si fa pian piano sempre più ricco d' esperienze, anche goliardiche se pensiamo alle simpatiche, ma normali, situazioni che possono venirsi a creare in città, tanto per citarne una: la gente che scambiava lo studio di registrazione di Andrea Milana, in un banale posto dove il business fosse incentrato sulla mastrerizzazione di prodotti multimediali. Non credevamo che saremmo arrivati fin qui, anzi, vi diremo di più non siamo ancora riusciti a raccontare le storie, nemmeno, della metà dei gruppi o dei vari progetti artistici.
Abbiamo ascoltato i nostri musicisti nelle loro sala prove, in giro per la città, seduti al tavolo di un bar, questa volta lo abbiamo fatto davanti ad un locale notturno (pub), l'unico frequentato dai fricchettoni o comunque da gente con gusti musicali alternativi.
E' la volta dei “Crimes”, (nella foto)un gruppo che adotta una formazione classica o meglio storica (vale a dire batterista, chitarrista, bassista e voce/chitarra), sì, storica come la loro musica.
I Crimes sono un gruppo che è rimasto ancorato ad un certo rock, o forse il vero rock, stiamo parlando del genere che dal pennello alla tavolozza oggi esprime centinaia di sfumature musicali, l'hard-rock.
La formazione è composta da Rocco Calaciura (chitarre), Adriano Aliotta (basso) e Marco Cacioppo (chitarre e voci). In questo momento i Crimes non hanno un batterista. Hanno tutti e tre esperienza decennale anche se il progetto che adesso li unisce, è nato due anni fa. Tutti e tre i nostri musicisti provengono da diversi progetti che non seguivano le linee guida musicali che abbracciano nei Crimes, Rocco ha un passato nei “five red days”, Adriano ha suonato prima negli Eternity, gruppo Epic-power metal, inertia, thrash metal e anche Marco suonava negli ”Adracne”, i due non si incontrarono, perché suonarono nella band in periodi diversi, incentrando la musica del movimento di Seattle: il noise. Ritorniamo quindi ai Crimes
– Perché la scelta di suonare addirittura musica dell'altro secolo?
«Per noi non è così lontana, anzi – risponde Rocco – fondamentalmente a noi piace suonare questa musica, in quanto lei ci ha accompagnata in tutte le fasi della nostra crescita non solo musicale. Ma anche perché nelle nuove realtà musicali vediamo gruppi o artisti standardizzati e noi vogliamo essere una voce fuori dal coro – puntualizza Adriano – ».
Si ispirano ai grandi gruppi che hanno fatto la storia della musica iniziando a dirompere nelle scena mondiale all'inizio degli anni '70, come AC/DC, Deep Purple, Black Sabbath o Led Zeppelin gruppi con i quali è nata la musica rock.
Hanno diversi lavori in cantiere, ma i problemi di studio e di lavoro rendono difficili i momenti compositivi del gruppo.
– Adriano, parliamo un po' della vostra strumentazione?
«Si io ho quattro bassi, tre a 4 corde (Ibanez SR 300 DX, Warwick corvette standard, Bcrich NJ beast) mentre uno è a sei corde (Ibanez SR 3006 prestige). Adopero un amplificatore Mark bass CMD 151 P 400 watt in RMS, è un combo poi ad accompagnare il basso; ho un multi effetto digitale Boss ME 8 B».
– Rocco la tua attrezzatura invece?
«Ho una chitarra Jackson performed amplificata da un Laney VC 30 valvolare 30 Watt. Corredo la mia chitarra di un Turbo ratt che è un over drive che emula suoni anni '70, classic metal e un multi effetto Zoom 707».
– Mentre tu Marco?
«Io ho una Greg Jonnett amplificata da un Marshall valvestate 100 watt prevalvolare ed un pedale wha cry baby dunlop».
– Rocco, cosa offre la tua città sotto il profilo musicale?
«Possibilità pressochè inesistenti non per mancanza di locali ma per ignoranza culturale-musicale, c'è disinteresse totale per la musica».
– Adriano, cosa vorresti trovare nella tua città?
«Un negozio di musica principalmente, una sala prove gestita in modo diverso da quelle presenti in città, insomma da gente o associazioni che la custodiscano e la valorizzino come sicuramente farebbe una persona che abbia un minimo di passione per la musica».
– Rocco, l' amministrazione e i locali privati, come si pongono nei confronti del mondo musica?
«Logicamente i gestori dei locali pubblici da una parte e l' amministrazione dall' altra, cercano di amministrare per lo più i gusti “pop-massa” della gente, torneranno utili nelle casse per i primi e in visibilità elettorale per i secondi, non concedendo spazi di alcun tipo alle varie band locali che meriterebbero un minimo di considerazione. Ci sono i cafè concerto ma ... ».
– Adriano, il progetto cafè concerto ti avvince o ci sarebbe qualcosa da modificare?
«Sì tutto, iniziando dagli organizzatori all'organizzazione, ogni riferimento è ... puramente casuale».
– Rocco, mentre il futuro cosa vi prospetta?
«Si spera sempre in qualcosa di serio e positivo ma visto l' andazzo ne dubito profondamente».


Autore : Giuseppe Caci

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