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Corriere di Gela | Settimana di importanti operazioni di carabinieri e polizia sul fronte antidroga
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notizia del 26/03/2011 messa in rete alle 13:06:26

Settimana di importanti operazioni di carabinieri e polizia sul fronte antidroga

Ancora droga, ancora arresti e sempre giovani appena più che ventenni in prima linea. L’ultima operazione in ordine di tempo, dopo quella operata in avvio di settimana dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela, è di mercoledì. Stavolta è stata la polizia a mettere a segno un bel colpo contro lo spaccio.

L’operazione, denominata “Mistic River”, ha portato in gabbia sei persone, tutti di Gela. Si tratta di Domenico Trespoli, 26 anni, Vincenzo Savà, 25 anni, Andrea Martins, 24 anni, Ignazio Adriano Tosto, 19 anni, Alessandro Emanuele Pellegrino, 20 anni, Orazio Farruggia, 38 anni, tutti residenti e nati a Gela, tranne il Tosto, che è nato in Germania. I primi tre sono stati arrestati in carcere, gli altri tre agli arresti domiciliari.

I fatti a loro addebitati si riferiscono al traffico di sostanze stupefacenti. Gli arrestati dovranno quindi rispondere a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli arrestati dovranno quindi rispondere a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, Trespoli e Savà sono accusati di incendio di autovettura Bmw 520 avvenuto il 21 novembre del 2009 e del danneggiamento di una macchina Fiat, concorso di reato e detenzione di arma da fuoco. L’arma era stata utilizzata per danneggiare, sempre nel 2009, la Fiat “Doblò” con la quale sono stati sparati sei colpi. Tali atti intimidatori sarebbero stati eseguiti ai danni di un venditore ambulante e un commerciante gelesi. La polizia è altresì impegnata ad accertare le responsabilità di altre diciotto persone, per le quali l’autorità giudiziaria sta procedendo alla valutazione dei profili di responsabilità attraverso una procedura ordinaria.

Risulta chiaro che l’attività condotta dalla polizia di Stato e dalla Magistratura ha portato alla luce una situazione particolare, nella quale le attività criminose sono organizzate sia singolarmente, sia in micro-gruppi, allo scopo di realizzare proficue attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in punti non necessariamente mirati ma certamente a rischio (Via Venezia, Caposoprano, zona stadio ecc.), e senza dimenticare il sistema domiciliare, modalità ormai largamente diffusa. Già in due occasioni, rispettivamente il 28 novembre 2009 e il 4 dicembre dello stesso anno, sulla base delle indagini svolte anche queste dal Commissariato di Gela, erano state sequestrate ingenti dosi di hashish, una da 7,5 kg e l’altra di 750 g.

La vicinanza di Martines a Trespoli e Savà è stata accertata mediante intercettazione telefonica. Questi ultimi, gestivano in collaborazione l’attività illecita di spaccio di droga, ed erano in contatto con diversi pusher, che spesso raggiungevano dietro esplicito comando la zona designata oppure si recavano negli appositi domicili. Una strategia molto curata, preparata da persone di spiccata caratura criminale e non del tutto estranee all’apparato giudiziario.

Anche il procuratore della Repubblica, Lucia Lotti, nel corso della conferenza stampa svoltasi mercoledì mattina scorso in Commissariato, ha evidenziato i retroscena del contesto criminoso, evidenziando la presenza costante delle forze dell’ordine, il dovere di contrastare l’operato dei soggetti indagati, l’importanza di un lavoro investigativo decisamente “puro” e un metodo di risoluzione teso a combattere le spinte criminali, sulla base di prove oggettive documentate e con un lavoro di collaborazione unitario, corretto e professionale.

Il dirigente Squadra di Polizia Giudiziaria, Domenico Demaio, ha sottolineato l’efficace attività di controllo nel territorio, teso a reprimere il dilagare dei fenomeni delinquenziali. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dell’operazione, la quale ha consentito la repressione dell’attività illecita che era fonte di guadagno per i soggetti coinvolti.


Autore : Marco Di Dio

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